Come nascono i colori dell’inverno 22/23

Sarà davvero una stagione caleidoscopica l’autunno-inverno 22/23? E come nasce la tendenza dei colori? Lo ha svelato il webinar promosso da The Style Lift, in collaborazione con Color Coloris, che si è svolto l’11 maggio, Hanno partecipato Ornella Bignami, art director Elementi Moda e vice presidente Color Coloris, Vittorio Giomo, color&sustainability advisor, Federico Piaggi, fashion designer, Piera Vailati, textile designer, Patrizia Cappellini, interior designer. Marco Poli ha moderato l’incontro.   

Prevedere i colori è profezia o scienza? E’ questa la domanda che ha innescato il dialogo fra i relatori, tutti concordi che sono molte le variabili che portano alla definizioni dei colori per una determinata stagione.

L’organismo che studia il colore e orienta la sua applicazione ai vari settori, dal tessile, alla moda, al design è Color Coloris, associazione senza scopo di lucro che raggruppa professionisti che condividono la passione e le competenze sui colori. Fa parte del gruppo internazionale Intercolor che coinvolge 16 paesi. “Come Color Coloris – spiega Ornella Bignami –contribuiamo con il punto di vista italiano sul colore, frutto nella nostra sensibilità e della nostra cultura. Lo studio del colore è una scienza che si avvale di tante sollecitazioni, intuizione, sensibilità, ma anche uno studio di quello che succede nel mondo, nella natura, nell’arte, nel cinema, nella musica. Una conoscenza che ormai si estende anche ai dati e quindi alla tecnologia che permette in tempo reale di monitorare quello che si vende di più nel mondo. Una tendenza esiste quanto tutto, dai colori, ai tessuti, alle stampe, ai disegni è condiviso dal maggior numero di persone. E Color Coloris diffonde, attraverso il proprio network, tutte le informazioni alla filiera del tessile-abbigliamento-casa, fino al consumatore finale. Lavoriamo con grande anticipo, ora ad esempio abbiamo già presentato i trend della p/e 2023 per consentire all’industria di prepararsi sulle stagioni a venire, anche se lungo il percorso ci sono tante variabili”. Una di queste, come ha ricordato Marco Poli, è la pandemia che ha fatto emergere due colori, il giallo che indica energia e il grigio che esprime solidità. 

Oltre ai colori energetici che domineranno ancora nel prossimo inverno, ci sono anche i “non colori”, i neutri e i naturali, che alludono ai valori della sostenibilità. Per spiegare il concetto, Vittorio Giomo usa una metafora: quella del bruco avvolto in un bozzolo cocoon – come si sono sentiti molti durante la pandemia – e che poi si trasforma in farfalla colorata. C’è quindi voglia di colore, tuttavia la sostenibilità ha spinto verso i colori originali delle fibre, ad esempio cartelle colori per la lana ispirate ai toni del vello della pecora, oppure le sfumature grezze del lino. Proprio il lino è ormai una fibra trasversale ad abbigliamento e design perché risponde ai canoni di sostenibilità e versatilità. Lo conferma Patrizia Cappellini che un anno fa ha lanciato la collezione Home Linen per la casa, scegliendo il non colore. “Il colore è terapeutico – spiega l’interior designer – e anche nella casa psicologicamente è importantissimo. Studio il cliente, le sue esigenze e i gusti prima di parlare di colori. Spesso la casa è neutra, ma con un intervento disruptive. Oppure per alcuni clienti anche i neutri sono colori e possono comunque suscitare emozioni.  Altri invece temono il colore. Nella casa non bisogna forzare i clienti. Vero è che anche nell’arredo ora stanno andando le stesse tonalità della moda, il rosa, l’azzurro, il verdino per certi mobili. I due mondi sono strettamente connessi”. 

Sul fronte della moda, Federico Piaggi, che ha collaborato con molte griffe, sostiene che il colore dipende tanto dalla Maison: Mila Schon abbinava il marrone e il blu, Ferré il bianco e il nero o qualche colore forte come il fucsia. “Ora sto lavorando alla p/e 2022 di Piazza Sempione e ci sarà ancora molto colore poiché la gente lo vuole, ne ha bisogno e abbiamo avuto un ottimo riscontro con la pre-collezione già in vendita dove ci sono il giallo acido, l’arancio fluo, il blu elettrico, abbinati però a toni naturali. La resa dei colori dipende molto dal tipo di materiale”. Materia e colore sono infatti indissolubili e bisogna a volte adeguare il colore alla materia o viceversa. 

Piera Vailati, che ha l’arduo compito di disegnare tessuti sugli imput degli esperti del colore, diventa trait-d’union quindi fra l’ideazione, la produzione e il mercato. Nel suo caso una collezione viene ispirata da un colore che è l’espressione visiva di un mood  che affonda le radici nell’attualità. Si è però condizionati dal tipo di tessuto a seconda dell’utilizzo finale e dal target a cui ci si rivolge, perché le esigenze cromatiche sono diverse. Il ruolo del textile designer è quello o di lavorare sulle esigenze di personalizzazione dello stilista o di creare ex novo, magari introducendo filati nuovi o naturali, come in questo momento di attenzione alla sostenibilità. 

Infatti sta cambiando anche il modo di lavorare sul colore. “Abbiamo bisogno di avere una base di colori continuativi – spiega Bignami – sui quali si innestano quelli di tendenza e poi c’è il colore dell’ultimo momento legato magari a un evento particolare. Per cui il nostro lavoro non ha tregua. Il tinto in capo consente ormai da tempo di risolvere il problema del colore dell’ultima ora”. 

Ma quali sono i colori del cuore per i relatori del webinar? Quelli che non ci saremmo aspettati di sentire: Il bianco e il blu per Cappellini, il blu per Giomo, il blu e il nero per Vailati, il blu anche per Bignami ma in tonalità acquatiche, e il nero per Piaggi. 

L’incontro si è chiuso con la presentazione dei pannelli di Color Coloris per l’autunno-inverno 22/23 secondo 4 temi. 

Sensual Theraphy è legato ai sensi, al corpo, al benessere, alla cura di sé e degli oggetti; le tonalità partono dall’arancio per arrivare al fucsia, al marrone rossiccio, in abbinamento anche con il neutro che serve a tranquillizzare. Comfort Shelter si ispira al comfort, alla natura; dunque la gamma dei verdi con accenti di giallo e rosso denso e un blu brillante. Bilateral Connection è il tema legato al mondo virtuale e digitale dove c’è interattività fra uomo e tecnologia: i toni sono delicati, chiari, lattiginosi, trasparenti, accanto ai toni brillanti degli schermi. Monolitic consciousness si basa sulla certezza del nero (eterno, durevole e senza stagionalità), in tutte le sue declinazioni, con accenti di oro, di neutro chiaro, bordò denso, blu scurissimo e marrone quasi nero. 

Color Coloris Pannello Tendenze A/I 22-23

The Style Lift

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