ENERGIA E CREATIVITÀ ALLA  FASHION WEEK DI MILANO 

di Flavia Colli Franzone

Il calendario conta 56 sfilate e 153 appuntamenti ma “ se ne stanno aggiungendo altri e arriveremo a 170” spiega Carlo Capasa, preannunciando una grande Milano Fashion Week, quella che va in scena dal 25 febbraio al 3 marzo e ribadisce un legame molto forte con la città. “I dati dell’indotto indicano 185 milioni di euro, quindi un beneficio importante per Milano”, conferma Alessia Cappello, assessora alle Politiche del lavoro e Sviluppo economico, ponendo l’accento sul fatto che la fashion week non è solo un evento, ma un “motore di sviluppo culturale, economico e sociale per la città e per il Paese”.  

Locandina Milano Fashion Week

Il 2024 si è svolto all’insegna di difficoltà di carattere congiunturale e geopolitico, che hanno impattato su alcuni marcati di riferimento del made in Italy, con una leggera ripresa nel quarto trimestre dello scorso anno, come ha sottolineato Carlo Capasa, presidente Camera Nazionale della Moda Italiana, che lascia qualche speranza per la seconda metà del 2025. Grazie a ICE, che cura l’incoming dei buyer da tutto il mondo, sono attesi operatori anche dai paesi emergenti. Dunque una settimana ricca di appuntamenti, che si aprono con la sfilata di Gucci. In calendario saranno presenti per la prima volta i brand FRANCESCO MURANO, beneficiario del Camera Moda Fashion Trust Grant 2024, FIORUCCI, GIUSEPPE DI MORABITO, INSTITUTION BY GALIB GASSANOFF, J. SALINAS, K-WAY, SUSAN FANG supported by Dolce&Gabbana, mentre ritorna a sfilare MSGM. Questa edizione della Fashion Week segna il debutto di Lorenzo Serafini come direttore creativo di Alberta Ferretti e di David Koma come direttore creativo di Blumarine. Sarà anche una celebrazione di anniversari: Fendi a quota 100 anni, Santoni 50, D Squared2 30 anni e Kway 60.  Polo nevralgico della kermesse è come di consueto il Fashion Hub a Palazzo Giureconsulti che ospita i giovani e presenta progetti e talk: dai Designers for the Planet, focalizzati sulla sostenibilità, a Ensemble: Voices of Seoul con 4 designer coreani, da GoMongolia con 5 aziende a MF Forward, dedicato alle startup. 

White, oltre la fiera

Un altro importante tassello della fashion week è la manifestazione White in zona Tortona che quest’anno compie 25 anni. Ben più di una fiera, White si pone come una piattaforma di sviluppo dei brand, in grado di sostenere le aziende anche con attività retail innovative su mercati emergenti. In questa ottica era nata nel 2022 ExpoWhite con un focus sull’Arabia Saudita, mentre di recente è stato firmato un accordo strategico con Panos Linardos di RLC Global Forum che ha dato il via al progetto Circle ideato da Brenda Bellei, ceo di White, e Monica Sarti, creative director di Faliero Sarti: un gruppo di piccole e medie imprese verrà supportato nell’approcciare i paesi del Golfo e avrà a disposizione nuovi canali di distribuzione. Un’altra importante partnership di White è quella con Simest che mette a disposizione finanziamenti agevolati per partecipare ad eventi fisici e digitali.Fra i circa 300 brand in fiera, si riconferma la sezione Secret Rooms, 5 stanze segrete pensate per raccontare storie e stimolare la curiosità dei buyer: torna il brand cinese Yid’Phrogma che celebra la cultura tibetana, mentre new entry sono Maz Manuela Alvarez, brand di slow fashion colombiano, Carolxott fondato su un’isola del nord dell’Estonia, il marchio italiano Oh Carla con pezzi unici e made to order, René che mescola estetica asiatica e scandinava. Si rinnova la presenza di un gruppo di stilisti indigeni canadesi, coordinati da IFA di Toronto, con prodotti di artigianato tessile e gioielli. L’accordo con Confartigianato Moda porta in fiera 25 collezioni di piccole aziende, confermando White come piattaforma di lancio anche per le piccole e medie imprese della moda. 

The Style Lift

Back to Top