Il lino si allea con negozi e gallerie d’arte
Naturale, sostenibile, versatile, contemporaneo, ideale per l’abbigliamento come per l’arredo, il lino anche quest’anno coinvolge boutique e gallerie d’arte di Milano attraverso la campagna Amo il Lino.
Dal 3 al 30 maggio questa iniziativa, promossa da CELC (Confederazione Europea per il Lino e la Canapa) e collegata a J’aime le Lin in Francia e a I love Linen nel Regno Unito, entra nei negozi di abbigliamento, biancheria per la casa, tessuti per arredo e gallerie d’arte per sancire lo stretto legame fra materia e prodotto finito. Quest’anno gli spazi che aderiscono sono 24 fra cui negozi come Max Mara, 120% Lino, Camiceria Clerici, Asnaghi Tessuti, C&C Milano, Fazzini. Freitag Milano, Scaglione, Telerie Spadari, per citarne alcuni. L’obiettivo di Amo il Lino, infatti, è far ri-scoprire al consumatore finale le numerose qualità di questo materiale naturale vegetale dal profilo ecologico virtuoso, e le molteplici possibilità di scelta per l’abbigliamento e l’arredamento.
Il lino è una fibra responsabile: si coltiva senza irrigazione (99,9% dato CELC), senza scarti né OGM, e con pochissimi fertilizzanti. E’ adatto a tutte le stagioni, per un comfort ottimale. Ma sono soprattutto le sue caratteristiche intrinseche di resistenza e durevolezza, la possibilità di essere più consistente o più fluido, più setoso o più rustico, a stimolare la creatività di tessitori, tintori e designer per trovare sempre nuove vie di impiego della fibra, anche grazie alle innovazioni tecnologiche.
Fra le collaborazioni artistiche, la Galleria Paola Colombari di Via Maroncelli 13, punto di riferimento dell’art design e arte contemporanea d’avanguardia, ospita FIBRA research di Adriana Fortunato e Caterina Fumagalli. Si tratta di un’opera di art design della collezione Noloom firmata FIBRA research, un arazzo di grandi dimensioni in puro lino realizzato a mano, esempio di progetti che recuperano e trasformano gli scarti tessili.
