MAX MARA ED EVA JOSPIN PRESENTANO “MICROCLIMA”

Un’ opera site specific permanente per il flagship store di Corso Vittorio Emanuele a Milano. 

di Sara Sammarco

Max Mara, brand storicamente vicino all’arte contemporanea, anche attraverso la Collezione Maramotti, due anni fa aveva lanciato un concorso rivolto agli artisti per valorizzare e mettere in relazione gli interni del più grande negozio del brand al mondo, con l’ambiente circostante luogo nevralgico del centro di Milano.

La proposta vincente di Eva Jospin, dal titolo “Microclima”, consiste in una serra in vetro e metallo, un’architettura che racchiude un mondo intimo e allo stesso tempo in stretta relazione con l’esterno, la cui visione muta dal giorno alla notte con il variare delle stagioni. Ispirato ai giardini d’inverno di fine Ottocento, periodo in cui si affermava lo stile Liberty che dà il nome alla piazza, emblematico esempio dell’architettura contemporanea milanese, questo padiglione ospita la messa in scena di un paesaggio di cartone, un rilievo raffigurante elementi vegetali su un sostrato minerale, un panorama di enigmatiche rocce verticali che evocano un ambiente fisico e immaginario di cactus esotici, maestosi alberi tropicali, stalagmiti di grotte e fossili di radici. Lo spettatore potrà immergersi completamente in questo elaborato paesaggio di cartone, materiale grezzo pressoché monocromo prediletto da Jospin, che lo plasma e lo ricama, incorporando anche piccoli inserti di carta colorata, corda, elementi metallici e minerali, a ritmare con delicatezza le forme della scultura.

Eva Jospin e la sua installazione Microclima

L’installazione è arricchita da una dimensione olfattiva grazie ad un’essenza sviluppata specificamente dall’artista in collaborazione con il profumiere Julien Rasquinet, come traccia impalpabile di una natura ricostituita, per restituire la sensazione immersiva di una serra tropicale, sospesa tra l’evocazione di un ricordo e l’illusione di una presenza. Lo sguardo di Eva Jospin sulla Natura genera stupore e suggestioni oniriche, invitando a intraprendere percorsi che conducono a un viaggio interiore in un universo simbolico e incantato fatto di foreste immaginarie, grotte abbandonate, giungle misteriose. Elementi primitivi, arcaici, quali grotte e foreste, diventano catalizzatori di impressioni e memorie profondamente radicate a livello personale e collettivo. Nell’opera di Jospin la foresta è elemento primigenio di ricerca e conoscenza, come anche di possibile fuga mentale, di spaesamento, un luogo in cui perdersi e, forse, ritrovarsi.

Plasticamente e concettualmente, il suo interessa primario è orientato ad una natura (ri)costruita: con un paziente processo di taglio e assemblaggio, le opere-scenografie di Jospin sono dispositivi lucidi e partecipati, in cui l’inganno è tanto riconoscibile quanto ineludibile da parte dell’osservatore.

Microclima offre pertanto alle clienti del negozio, così come alla città e a tutte le persone che vi transitano, un affascinante incontro con l’arte.

L’istallazione Microclima

The Style Lift

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