PITTI UOMO, MERIDIANO DELLA MODA MASCHILE

di Flavia Colli Franzone

Se un meridiano in geografia è una linea che unisce poli opposti, nella moda maschile Pitti Uomo mette in connessione mondi diversi, creatività e influenze spesso antitetiche fra loro, ma barometro dei trend futuri, sia dell’abbigliamento sia del lifestyle. Così l’edizione prossima (9-12 gennaio a Firenze) si preannuncia come un caleidoscopio di collezioni, eventi, progetti speciali, all’insegna del tema “Pitti Time”, scandendo il ritmo della moda per l’autunno-inverno 24/25 attraverso 835 brand presenti in Fortezza da Basso. Il percorso si snoda fra varie sezioni, da Fantastic Classic, dove il classico si evolve in versioni più contemporanee, a Futuro Maschile con il menswear più evoluto, da Dynamic Attitude in bilico fra sport e streetwear, a Superstyling con brand internazionali ad alto tasso creativo, da I Go Out con i trend dell’outdoor a Pittipets per gli amici a quattro zampe. 

Tanti gli eventi speciali. Fra questi i guest designer Luca Magliano, fondatore del brand eponimo con un coinvolgente fashion show al Nelson Mandela Forum di Firenze, e Steven Stokey-Daley, Founder e Creative Director di S.S. DALEY con una sfilata evento per presentare la sua collezione made in Britain. Todd Snyder è invece Designer Showcase di questa edizione con la sua eleganza moderna intrisa di sostenibilità. Per quanto riguarda i progetti speciali, Guess Jeans presenta attraverso una installazione la nuova collezione e la conseguente filosofia di marketing, mentre Tod’s e Automobili Lamborghini mostrano una collezione congiunta. 

Il progetto-installazione “Velvet Mi Amor” di Stefano e Corinna Chiassai.

E se protagonisti del Salone non sono solo gli abiti ma anche i tessuti, ecco che sotto i riflettori va il velluto con il progetto-installazione “Velvet mi Amor” di Stefano e Corinna Chiassai che rendono omaggio a una stoffa antica che nei secoli si è trasformata acquisendo – attraverso nuove lavorazioni – performance sempre maggiori. Il titolo della mostra è anche quello di un volume edito da Silvana Editoriale, che accompagna una collezione di capi in cui i due designer sperimentano sul velluto giochi di volumi e tecniche di stampa fotografica. Dedicato al tessuto è anche l’evento di Vitale Barberis Canonico che presenta “The Saxon Club”, progetto che valorizza una materia unica: la lana Saxon Merino, progenitrice delle pecore merino australiane moderne, che vanta una qualità eccelsa e una storia regale. La presenta in purezza in una flanella, declinata in 10 fantasie che, ispirandosi ai volumi dell’archivio storico dell’azienda, rappresentano 10 tappe della storia ultracentenaria del Lanificio, che compie 360 anni. Questo tessuto esclusivo è interpretato dalla tradizione sartoriale e dal saper fare di Caruso, in una special edition dell’iconica giacca Aida, che sarà protagonista di un evento speciale in una galleria d’arte di Firenze.

Naturalmente non mancano le collaborazioni internazionali di Pitti che attirano in Fortezza i brand stranieri: Neudeutsch è uno speciale showcase, nella Sala delle Nazioni,che  mostrerà capi, oggetti di design e proposte lifestyle firmati da 17 brand tedeschi, mentre Scandinavian Manifesto punta i riflettori sulla moda nordica più innovativa. E poi ci saranno J∞QualityFactory Brand Project, il progetto che riunisce 12 realtà manifatturiere giapponesi certificate J∞Quality, i marchi della Japanese Leather Association, il collettivo Detroitissimi con 8 realtà basate a Detroit, e il meanswear francese di Promas.

 

The Style Lift

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