THE FABRICS’ SOUP

by Marco Poli

Ormai il lusso non è fatto più di sole cose ma, di esperienze e di rapporti onesti

Si è ufficialmente aperta la Design Week, che precede la Fashion Week. Due appuntamenti di cui Milano e l’Italia hanno dannatamente bisogno.
Due occasioni per incontrare clienti e potenziali clienti; per mostrare il frutto di ricerca e investimenti ancora più onerosi poiché messi in campo in una difficile situazione di Mercato, con più incertezze che mai prima d’ora.

Opportunità per mostrare la creatività e l’ingegno di cui noi Italiani siamo capaci. Tessile, Moda e Design che si uniscono e si alimentano vicendevolmente. Ed è il caso di Tessitori e Stilisti che presentano in questi giorni collezioni, installazioni e oggetti che, attraverso l’uso di materiali tessili e di colore, offrono soluzioni inedite che soddisfano anche esigenze abitative e per il tempo libero.
Sono per lo più oggetti e arredi ricercati, che potremmo definire “lussuosi”.

Ma che cosa è il lusso oggi?  Soprattutto dopo quest’anno passato tra blackout, lockdown e riaperture stop-and-go che hanno sfiancato anche i Gruppi del Lusso esposti a livello planetario, abbiamo chiaro un fatto: che per poter crescere, fare affari, vendere mobili di design, oggetti e capi ricercati, è essenziale creare i presupposti di un nuovo rinascimento: esperienze condivise, confronti aperti e partnership che arricchiscano, che siano il più possibile solide sotto il profilo umano. Riscoprire la fiducia. Rapporti onesti, per il bene del Sistema e di tutti noi.

Le bloc-notes de Gaston Cavaillon: comme à l’ecole.
Le Mobilier Industriel – Aubanel
 

The Style Lift

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