UN’ODE ALLA LIBERTA’: LA PRIMA SFILATA DI PIERRE-LOUIS MASCIA

di Sara Sammarco

Un omaggio a una filosofia più che a uno stile pittorico. Un’esplosione di colori e forme, ispirata a Kandinsky e al vibrante mondo interiore che descriveva. È in questo spirito che nasce la prima sfilata di Pierre-Louis Mascia, un artista che si è formato e ha lavorato come illustratore per poi aprire il brand omonimo, presente da più di 15 anni.

“Nessuno di noi cerca di riprodurre direttamente la natura. Cerchiamo di dare una forma artistica all’universo interiore, cioè all’esperienza spirituale”, queste parole di Kandinsky riecheggiano profondamente nell’animo di Pierre-Louis Mascia, diventando il manifesto della sua collezione.

Questa sfilata non è solo una presentazione di abiti, ma una coreografia di sogni vestiti, un’ode alla libertà, ai capelli al vento, alle ombre di seta e alla melodia del tempo. Ogni capo è un sogno cromatico, libero dalle rigidità del pensiero che congela i corpi e le menti, un movimento puro attraverso un’inifinita gamma di sfumature. “Immaginate gli studenti delle scuole d’arte invadere il palco con le loro tavolozze, pennelli e immaginazione. Una ventata di colore, perline e stampe si mescolano in una grafica pura che si affianca a fiori, alberi della vita e motivi geometrici. I dégradé e i délavé, con costanti riferimenti all’Oriente scintillante, evocano lo scontro tra rosso e arancio che il lavoro di Yves Saint Laurent continua ad ispirare. La natura è la nostra sola preoccupazione, e questo si riflette nella lavorazione della seta, nelle trasparenze e nelle dissolvenze dall’opaco al lucido”, afferma il designer. Le forme un po’ evanescenti, le sovrapposizioni e i contrasti tra la maglia e la sete avvolgente esprimono con raffinatezza e delicatezza il mondo che ci circonda.

La scelta della serra Tepidarium Giacomo Roster di Firenze come location non è casuale. Questo luogo, costruito per ospitare piante ornamentali eccentriche e farfalle, con la sua luce che filtra attraverso il vetro traslucido, incarna perfettamente lo spirito della collezione. Essendo francese ma lavorando in Italia, l’artista ha potuto godere della libertà di movimento e di pensiero che solo l’Europa può offire. Questa libertà ha permesso di sviluppare un progetto ambizioso, celebrato anche dal coreografo Pierre Rigal con la sua danza ancestrale “R.onde.s”, una forma di comunicazione universale che attraversa tutte le civiltà e i continenti. Questa sfilata è un dialogo interiore che risuona con gli altri. Non c’era nulla di scritto o pianificato, ma una forte sensazione di raccontare una storia attraverso disegni che poi si sono trasformati in prodotti tangibili. I foulard, che inizialmente erano quasi dei vestiti, si sono evoluti in abiti che esprimono gesti e atteggaimenti, pronti per il palcoscenico. “Il maestro è il tempo, la vita, il pubbico e gli incontri”, dice l’artista. Questa prima sfilata non è solo una presentazione di moda, ma un’epserienza sensoriale e spirituale, un omaggio alla filosofia di Kandinsky e alla libertà creatività che attraversa tutte le arti. Un viaggio cromatico che invita a sognare, a vivere e a comunicare attraverso la bellezza del movimento e delle sfumature della vita.

in foto: immagini dalla sfilata Pierre-Louis Mascia durante Pitti Immagine, giugno 2024 (credits @laurence benaim)

The Style Lift

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