THE FABRICS’ SOUP

by Marco Poli

The proof is in the pudding*

Ecco un nuovo calendario, il calendario di un nuovo anno che coincide sempre con buoni propositi e nuovi progetti, con l’auspicio di soddisfazioni che magari, nostro malgrado, non siamo riusciti a dare e ad ottenere.L’atteggiamento dei primi giorni di un nuovo anno è sempre positivo, spesso accompagnato da una certa leggerezza. Talvolta da una sana ansia di cambiamento, del fare.

“Chi ha tempo non aspetti tempo… “ mi dicevano da bambino quando mi attardavo nel fare i compiti… e la milanesità è uno stile di vita. Tra i propositi dovrebbe esserci anche quello di non fossilizzarci e non giudicare preventivamente situazioni e prodotti ma, indagare, ampliare gli orizzonti della nostra tolleranza, della ricerca, consentire chances che anche noi vorremmo poter avere, o avere avuto. Valutare nuove partnership. Con la consapevolezza che le nostre giacche, i nostri abiti, le nostre maglie hanno necessariamente bisogno di tessuti e filati per poter essere realizzati e che nella materia prima risiede almeno la metà del successo di vendita che spesso viene da nuove idee e gusti.

Ricercare nuovi materiali sostenibili e performanti anche da giovani imprenditori o da start-up, contribuirà a muovere questo nostro Mercato Moda; testare nuovi prodotti, nuove mischie, superare il timore del rischio sarà benefico con effetto domino e potrebbe essere una strategia di marketing vincente da comunicare in fase di vendita.

La qualità e il servizio, si sa, sono alla base del successo di ricette conosciute e testate ma, non è detto che in un nuovo budino non risieda un gusto ancora più esaltante e inebriante. 

*espressione inglese che deriva da “the proof of the pudding is in the eating” ovvero, puoi giudicare la qualità di qualcosa solo dopo che l’hai provata.

Illustrazione realizzata con matite Faber-Castell Albrecht Dürer

The Style Lift

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