LANEROSSI – I RACCONTI DELLA THERMOCOPERTA #1

di Marco Poli

Da questo mese di gennaio, The TSL GAZETTE Newsletter ospiterà otto storie, racconti legati a uno dei prodotti tessili più iconici e di successo di sempre: la Thermocoperta, un progetto che nasce dall’ingegno di un uomo, Umberto Giandomenici; messa in produzione da Lanerossi intorno alla metà del secolo scorso, ora attualizzata nello stile, affidata all’estro creativo di noti designer, è un prodotto che, pur reso attraente per il gusto corrente, mantiene sostanzialmente la stessa matrice e le stesse caratteristiche che l’hanno reso celebre sin dalla sua origine. Con, in più, il plus di essere veramente,  assolutamente “sostenibile”.

L’inventore della Thermocoperta Umberto Giandomenici

È un atto di enorme riconoscenza nei confronti di un uomo, oltre che di opportunità commerciale, quello di Lanerossi, di riproporre dopo anni di oblio, la Thermocoperta. La celebrazione di  uomo che inizia la sua attività professionale nei primi anni ’20 del Novecento come perito tessile e, in seguito, come direttore della produzione dello stabilimento di Schio. Certamente, debutto il suo non in una grande metropoli che gli avrebbe consentito anche allora maggiore visibilità e forse più connessioni con finanziatori delle sue idee. Tuttavia, Lanerossi scorge in lui un potenziale incredibile e, soprattutto, una passione che decide di sostenere, lasciandogli compiere oltre ottomila esperimenti su 400 tipi di stoffa. Lanerossi, come è accaduto altre volte nella storia industriale italiana, ha investito sull’intelletto umano in anni socialmente difficili, dopo una grande crisi economica e durante un conflitto mondiale. La luce si vedrà nel dopoguerra quando, finalmente, Umberto Giandomenici potrà realizzare il suo progetto, la sua visione, in una attività industriale e Lanerossi, tradurre in realtà produttiva i suoi investimenti anche tecnologici.

Thermocoperta design Paola Navone

Possiamo soltanto immaginare la vita piena di quest’uomo che, tornando a casa ogni sera dalla sua famiglia, sognava di veder concretizzati impegnativi giorni, mesi, anni di ricerca e di sperimentazione mentre portava avanti il suo lavoro di responsabilità nello stabilimento. L’orgoglio e la soddisfazione che lo avranno pervaso quando ha visto compiersi il suo sogno.

Altri tipi di coperta furono poi brevettati da Umberto Giandomenici e tessuti che hanno accompagnato persino la conquista della vetta del K2 durante la spedizione del 1954, da parte di un gruppo di alpinisti italiani. Certamente, un po’ di merito di questo Guiness è anche suo.

Questa è una bellissima storia italiana, la storia che lega un uomo sconosciuto in un luogo lontano dalle cronache, a una grande azienda, Lanerossi, che in questo caso ha fatto da mentore. Una visione industriale che definiremmo “moderna” nella scia e nell’esempio virtuoso che ha lasciato un grande filantropo, Alessandro Rossi. Un’eredità di welfare che ci affascina ancora oggi e che ha saputo coniugare benessere sociale, utilità e bellezza di prodotti. 

Appuntamento al 23 gennaio 2024 con un altro racconto della Thermocoperta

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