THE FABRICS’ SOUP

THE TALK OF THE TOWN  (sulla bocca di tutti)

Di che cosa parlano tutti “in città”? Qual è la parola che ricorre più frequentemente?

E’ “normalità”, con diverse interpretazioni. Parlare di normalità fino ad oggi, era parlare di affetti, di famiglia e valori, amici, sport, carriera, attività e… soldi. Hai amato? Sei amato? Hai costruito qualcosa? Hai successo: conduci una vita normale, secondo standard consolidati.

A un certo punto della vicenda umana, come questo che stiamo vivendo, apparentemente, si assiste a un cambio di paradigma, nuovi codici non scritti, un tacito consenso diffuso. Cos’è la normalità così agognata? Cosa significa tornare alla normalità?

Uscire senza mascherina. Sì, uscire senza mascherina per la maggioranza delle persone è tornare alla normalità e conseguentemente, agli affari, ai viaggi, a riappropriarsi di un tempo libero (sempre più risicato), durante il quale anche divertirci.

Dopo l’esperienza Lockdown, è tutto meno chiassoso? Dopo aver sperimentato la solitudine forzata anche nelle grandi città, diamo più valore ai rapporti umani e alla gentilezza? No.

I poveri sono molto poveri, i ricchi, clamorosamente più ricchi. Ed è sconcertante vedere in centro città persone visibilmente in difficoltà passare accanto, persino ammirare automobili fuoriserie parcheggiate con tracotante e roboante nonchalance, oggetti e beni che non potrebbero acquistare nemmeno dopo una vita di lavoro.

E così l’industria della Moda: abiti, indumenti realizzati con tessuti e filati nobili, certamente non “sostenibili” per il loro prezzo e sempre più elitari, che alimentano un mercato esigente e fintamente sobrio; e capi fast-fashion, di basso prezzo e qualità, certamente più democratici ma, che ingigantiscono un mercato dove spreco e superproduzione sono pericolosamente in crescita. (Intanto gli esperti dicono che questa del fast-fashion è una parabola in discesa…mah).

Sarà questa la normalità che ci aspetta o ci rifugeremo in mondi paralleli, accessibili come in un video game tipo METAVERSE* ? Pare essere proprio questa la diffusa “voce” in città… 

Marco Poli

* Termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, libro di fantascienza cyberpunk.

Illustrazione realizzata con pennarelli FABER-CASTELL Albrecht Dürer Watercolour Marker

The Style Lift

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