THE FABRICS’ SOUP
La Lezione di Andrée Putman
di Marco Poli
Si avvicina la settimana milanese del Design. E, proprio mentre scrivo, apprendo della scomparsa di Gaetano Pesce, Maestro dell’architettura e del design. Aveva 84 anni, viveva a New York dal 1983. Grande designer e artista stava lavorando su un monumentale progetto per la città di Napoli. Creatore visionario e curioso, ha rivoluzionato le correnti dell’arte, del designe e dell’architettura. Questa notizia, mi ha ricordato un’altra figura “nobile” del Design, dell’Interior e dell’Arte: Andrée Putman, che amo molto.
Definita “la Grand Dame del design francese” era famosa per il suo appeal impeccabile ed elegante, per il piglio vivace dello sguardo, nonostante la non più giovane età. Ribelle, ecclettica e curiosa ha firmato progetti e oggetti iconici.
La sua attività progettuale in oltre 25 anni di attività ha spaziato e si è dilatata internazionalmente fino a toccare i più vari campi dell’architettura e del design: alberghi, musei, gli uffici della Federazione dell’Alta Moda a Parigi, case private, mobili e oggetti di arredo, gioielli (per Christofle), profumi e persino gli interni del Concorde, nel 1993.
Era una lavoratrice instancabile ed era “curiosa di tutto”: cinema, moda, architettura, arte, musica. I suoi miti erano l’architetto tedesco Marcel Breuer e il pittore catalano Joan Mirò. Per qualche tempo ha fatto anche la giornalista e ha contribuito alla scoperta di Issey Miyake e Jean-Charles de Castelbajac. Amante dell’Art Decò, ha lasciato un segno stilistico di “semplicità” e di rigore. Odiava l’arroganza. Si è spenta nel 2013 a Parigi, la sua città.
Soprattutto ha lasciato una grande lezione per i giovani designer e per ognuno di noi: essere curiosi, sempre, perseveranti e desiderosi di apprendere. Dedicati al lavoro con passione. Senza trascurare le proprie passioni. Sembra impossibile, ma si può. Lo diceva anche Steve Jobs, un altro grande visionario: “ Siate affamati, siate folli”!